Antonio Nicita Roberto Pardolesi Matteo Rizzolli

Le opzioni nel mercato delle regole

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Abstract

To our knowledge, the present paper is the first attempt to square some sections of the Italian civil code within the framework of the optional law theory, which is an extension of the Calabresi & Melamed celebrated contribution. Specifically, the paper focuses on the economic analysis of some norms related to property that take the form of "put"-option rules. Acknowledging the existence of this kind of rules in the law rises several implications: far from being a mere curiosity to legal scholars, optional rules have been shown to possess the potential of being a driver of efficiency in transactions, and this potential is largely unexplored. The presence of these rules in the Italian civil code - whereas nothing analogue has been found in American law -, jeopardizes recurring claims in the litterature about the higher flexibility and evolutionary fitness of the common law, on the other hand reveals once again the relevance of a law & economic approach to traditional areas of civil law such as the one concerning property. Il presente lavoro è il primo tentativo di applicare la c.d. "optional law" - impostazione giuseconomica che deriva da un'estensione del celebre contributo di Calabresi e Melamed (1972) e valorizza la teoria delle opzioni - al diritto civile italiano. L'attenzione è in particolare rivolta all'analisi economica di alcune norme, riguardanti la tutela della proprietà privata, che sembrano contenere "regole put". Il riconoscimento dell'esistenza di questo tipo di regole nel nostro ordinamento ha diverse implicazioni: lungi dal rappresentare una mera curiosità giuridica, le regole "opzionali" sembrano costituire un veicolo di efficienza delle transazioni, quasi del tutto inesplorato tanto dai giuristi, quanto dagli economisti. La circostanza che tali regole siano già presenti nel nostro codice civile (mentre sembrano mancare nel diritto americano), da una parte mina consolidate convinzioni circa la superiorità del "common law" sul piano della flessibilità e adattabilità; dall'altra, dimostra, una volta di più, la rilevanza dell'analisi economica del diritto anche negli ambiti più tradizionali dell'impianto civilistico, qual è quello della tutela della proprietà privata.

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