Stefania Marcolini Tiziana Donato Giacomo Stella Cristina Burani

Lunghezza e morfologia della parola: come interagiscono nella lettura dei bambini

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Abstract

The interaction among length effects and morphological effects in reading aloud low frequency words was investigated in second, third and fifth graders. The results showed that derived words were read faster than simple words, only when they are long. No differences were detected in the use of morphological analysis in relation to children's grade. The results confirm the early structuring in morphemes of the mental lexicon and the importance of morphological analysis in facilitating reading processes, when lexical access to the word's whole form is hardly available. La ricerca indaga l'interazione tra gli effetti della lunghezza in lettere e della struttura morfologica nella lettura ad alta voce di parole poco frequenti da parte di bambini di seconda, terza e quinta elementare. I risultati evidenziano che le parole derivate vengono lette in modo più veloce rispetto alle parole semplici, ma solo quando sono lunghe. Non si evidenziano differenze nell'utilizzo dell'analisi morfologica in relazione alla scolarizzazione dei bambini. I risultati confermano la precoce strutturazione in morfemi del lessico mentale e la rilevanza dell'analisi morfologica nel facilitare i processi di decodifica, quando l'accesso lessicale tramite l'elaborazione della forma intera della parole è meno probabile.

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