Philip V. Bohlman

In Time and Out of Place. The Music History and Historiography of Today's Mediterranean

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Abstract

Come area musicale il Mediterraneo è "locus classicus" per immaginare il presente attraverso il filtro storico del passato. Gli etnomusicologi, non meno dei musicologi storici, hanno quindi iniziato a lavorare sulla musica antica per ricostruirla e ricollocarla nell'arco temporale così da poterla restituire al presente almeno da un punto di vista sonoro. Gli approcci etnografici alla musica mediterranea d'oggi manifestano generalmente preoccupazione per lo storicismo, in "rinascimento", la memoria e soprattutto per il classicismo. Le caratteristiche temporali della musica sostituiscono quindi quelle geografiche col risultato di preferire in via teorica la riscoperta della musica mediterranea nella sua dimensione temporale e, al contempo, in una sua de-contestualizzazione geografica. Tre sono le categorie temporali con cui confrontare e contrastare le tendenze storiografiche predominanti oggi nello studio della musica del Mediterraneo: (1) Atemporalità e Classicità, (2) Storicismo e Classicità, (3) Revival e Classicità. I casi studiati sia nella musica ebraica che araba - A. Z. Idelsohn's "Thesaurus of Hebrew Oriental Melodies" e Baron Rodolph d'Erlanger's "La musique arabe" - illustrano il ruolo rivestito da progetti editoriali monumentali nella definizione del classico. La musica popolare mediterranea, in particolar modo il "Raï" algerino, e il recupero della musica sacra da parte dei pellegrini, illustrano ulteriormente la trasformazione del contemporaneo nel classico, in un annullamento delle dimensioni di spazio e tempo come processi storici.

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