Fabio Montermini

A New Look on Word-internal Anaphora on the Basis of Italian Data

Are you already subscribed?
Login to check whether this content is already included on your personal or institutional subscription.

Abstract

L'impossibilità per le espressioni anaforiche di prendere parole incluse in strutture morfologiche complesse come antecedenti è stata per lungo tempo soggetta a discussione. L'ipotesi dell'"insularità anaforica" è strettamente legata all'Ipotesi dell'Integrità Lessicale, secondo la quale le strutture create dalla morfologia sono atomi sintattici. I lavori sull'argomento hanno mostrato che i giudizi dei parlanti sull'anafora interna a una parola complessa non sono omogenei, e che l'accettabilità di questo tipo di strutture varia in base a diversi parametri, che includono fattori pragmatici e discorsivi. Questa è la ragione principale per cui l'articolo presenta principalmente dati realmente attestati, provenienti da diverse fonti orali e scritte. I dati presentati provengono prevalentemente dall'italiano. Benché l'articolo concordi fondamentalmente con l'idea che l'accettabilità e l'interpretabilità di un'anafora interna a una parola complessa dipende in primo luogo da fattori pragmatici, esso mette in luce che esistono in realtà alcuni fattori puramente grammaticali che possono favorirla o sfavorirla. In particolare, l'articolo si concentra sui fattori morfologici. Viene sostenuto che il tipo di operazione morfologica coinvolta, e in particolare di affisso, costituisce un fattore decisivo. L'anafora interna ad una parola complessa, ad esempio, sembra preferire le parole prefissate a quelle suffissate, e tale preferenza è da mettere in relazione con altre caratteristiche più generali dei prefissi.

Preview

Article first page

What do you think about the recent suggestion?

Trova nel catalogo di Worldcat